This inspired me - April

This inspired me - April


Un mese difficilino quello di Aprile, soprattutto dal punto di vista lavorativo (grazie Salone del Mobile!!) e questo significa solo una cosa: ho avuto pochissimo tempo per dedicarmi al mio sport preferito, il Pinterest Scrolling! :D
Diciamo che per continuare ad allenarmi quotidianamente ho dovuto sfruttare quei pochi minuti a disposizione durante il pranzo, prima di andare a letto o oppure nei tragitti in metropolitana, autobus, treno e tutti i mezzi di trasporto che sono stata costretta a prendere durante la Design Week :)

Lo so, è uno sport per sedentari e alcuni studi scientifici sostengono che non faccia dimagrire, in compenso però sembra che sia un vero toccasana per tenere in allenamento le menti creative ;)
Chi di voi tazzini è d'accordo con me?
Ora giuro che la pianto e che vi mostro le mie ispirazioni del mese appena trascorso, tutte a tema green...
Ta-daaaan!


  1. Un semplice scrittoio in camera da letto in una casa a Gothenburg
  2. Toni della terra per la cucina super minimale allestita da Emma Persson Lagerberg e fotografata da Petra Bindel per Elle Decor
  3. Mix&match di sedie attorno al tavolo tondo
  4. L'outfit perfetto per assecondare i miei desideri "slowlife" by @daramuscat :)
Focus on: STOSA CUCINE

Focus on: STOSA CUCINE


Come molti di voi sapranno, ogni due anni al Salone vengono presentate tutte le ultime novità provenienti dal mondo cucina, comprendenti sia gli aspetti tecnologici sia di sperimentazione dal punto di vista di materiali e finiture.
Per questo motivo ho deciso di iniziare i miei (innumerevoli!) report dedicati alla Design Week proprio con un focus su Eurocucina ed in particolare su un'azienda che meglio delle altre  ha saputo interpretare un nuovo modo di vivere la casa: Stosa Cucine.

Il lifestyle contemporaneo infatti, prevede un'audace fluidità degli spazi all'interno delle nostre abitazioni, ambienti condivisi, mobili multifunzione, stanze che sempre più spesso dialogano le une con le altre diventando veri e propri laboratori di creatività e convivialità :)
E così ecco che la cucina diventa un living e viceversa, necessitando di vani e arredi specifici e nello stesso tempo intercambiabili. 

Stosa ha magicamente interpretato questo nuovo "sentire" indirizzando il nostro sguardo a sistemi esteticamente (e tecnologicamente) accattivanti, ma soprattutto collocabili ovunque seguendo il concetto di Total Home.


Sapete quanto io adori le cucine dal look minimal, per questo motivo al loro stand sono rimasta incantata dal nuovo modello Linear dalle linee pulite ed essenziali. Credo che con le maniglie a gola non si sbagli mai (difficile che passino di moda!!), ma qui l'innovazione sta nella scelta della finitura: invece che seguire quella delle basi si è scelto di rifinirle in nero per un look ancora più contemporaneo. Anche le cassettine nere al posto dei pensili sono una vera chicca! Richiamano le cucine di una volta e  offrono un'opportunità in più per disporre (o esporre!) tutto il necessario :)  

Potete intuire quale sia stato il dettaglio che ha catturato la mia attenzione: quelle irresistibili ante in laminato cementizio color terracotta realizzate in materiale completamento riciclato e riciclabile, conferma di quanto il valore della sostenibilità sia per Stosa fondamentale. 




Un altro modello che mi ha fatto battere il cuore è Alevè con le sue finiture iper-colorate e personalizzabili grazie ad un'infinita scelta di colori e pattern (i pensili sono rifiniti con una finitura Graphic effetto Rete!), ma soprattutto per lo schienale Dot in betulla - ovviamente trattata impermeabile e resistente a macchie, umidità e calore - uno dei must-have per le future generazioni che potranno (in base alle proprie esigenze) aggiungere e spostare gli accessori per tenere sempre a portata di mano  oggetti, erbe aromatiche, utensili e... tablet!!!  Come una classica pegboard per creativi ;) 

Ogni elemento qui contribuisce alla composizione di un ambiente ibrido, che può essere chiamato cucina, così come living, e persino "work station" (basti guardare la foto qui in basso, un piccolo spazio di lavoro allestito e perfettamente integrato nella cucina!)


Ed ecco a cosa mi riferivo quando parlavo di mobili multifunzione: la libreria Palo Alto con montanti e ripiani in rovere miele completa di basi sospese in vetro opaco nero, un elemento che si troverebbe nel proprio habitat sia in cucina come dispensa a giorno che nel living utilizzato per libri e oggetti! 

      

Allora cosa ne pensate? Il mese prossimo ho intenzione di scrivere un altro post dedicato alle nuove cucine di questa magnifica azienda (vi prometto che le foto saranno migliori dal momento che le luci della fiera non aiutano molto noi blogger!), alcune delle quali hanno uno spiccato look nordico... Preparatevi psicologicamente!!
Quanti di voi hanno già deciso di procurarsi uno schienale Dot? :D

Foto: Camilla Corradi - la tazzina blu
Post scritto in collaborazione con Stosa Cucine

DIY: kintsugi 2.0 con Kintsuglue

DIY: kintsugi 2.0 con Kintsuglue

Conoscete l'antica arte del Kintsugi?
Si tratta di una pratica tradizionale giapponese che consiste nel riparare le ceramiche rotte con una speciale vernice dorata, donando così un valore aggiunto a quelle "fratture" e rendendo quindi l'oggetto restaurato ancora più prezioso.

Adoro questa filosofia, l'idea di recuperare qualcosa restituendogli dignità e bellezza, accettare le sue imperfezioni e vederle come qualcosa di unico, raro e pregiato.
L'idea che nessun oggetto riparato possa essere uguale ad un altro e che sicuramente non potrà tornare come prima (ma anzi può migliorare notevolmente il suo aspetto) ha mosso in me il desiderio di sperimentare, di rimettere insieme quei cocci e dare una seconda possibilità a quegli oggetti che altrimenti avrei buttato: la ciotola rosa di Tiger e alcuni tesori vintage scovati al mercatino :)

E così eccomi a produrre una sorta di Kintsugi versione 2.0 utilizzando Kintsuglue (il nome non è casuale!), una pasta adesiva modellabile e flessibile super innovativa che - una volta asciutta - può essere verniciata come si vuole :)




Usare Kintsuglue è facilissimo, basta modellare la pasta con le mani per 10 secondi e applicarla sulla "frattura" (io ne ho utilizzata parecchia perché volevo fosse visibile una volta verniciata) e dopo averla posizionata attaccare le due metà lasciandola seccare per 24 ore. 
Un'altra caratteristica di questo prodotto è la possibilità di riposizionare eventualmente i pezzi nell'arco di 30 minuti prima che inizi ad indurirsi.. In questo modo è quasi impossibile sbagliare!


Ed ecco la parte divertente: la fase DECOR! *_*
Il giorno dopo , una volta indurita la colla, ho colorato la Kintsuglue in eccesso lungo tutta la crepa con della vernice acrilica dorata (quella apposita per ceramica) per creare le mie opere Kintsugi 2.0 :)

Questo è il risultato, vi piace? Io trovo che gli oggetti abbiano acquistato molto più fascino... La mia ciotola di Tiger ora è unica nel suo genere :)

       




Ovviamente i piatti e le scodelle dopo essere stati trattati con Kintsuglue non potranno più venire a contatto con alimenti e bevande, questo progetto è stato realizzato a scopo puramente decorativo :)

Foto e styling: Camilla Corradi - la tazzina blu
Articolo scritto in collaborazione con Loctite

Minimal + vintage home

Minimal + vintage home

Che dite, sto sviluppando una nuova ossessione per lo stile vintage? 
Può essere, ma devo ammettere che l'ho sempre adorato quando mixato ad elementi più contemporanei o contestualizzato in un ambiente fresco e minimale.

Questo hometour ne è un ottimo esempio: iconici arredi midcentury (riconoscete tutti quei pezzi Fritz Hansen e Vitra??) occupano in modo molto discreto gli spazi ariosi e luminosi di questa casa danese. 
I'm in love! *_*





        

Il MUST HAVE per ricreare un perfetto stile vintage? Le lampade in vetro... Ed è subito flea-market style! 





La camera da letto è essenziale e rilassante, quel semplice sommier invita a tuffarcisi sopra, non trovate? 
Spring vibes: pink + green

Spring vibes: pink + green

Come al solito gli abbinamenti cromatici suggeriti dalla natura sono quelli che si rivelano vincenti anche nell'interior e nella moda, creando un susseguirsi di contaminazioni tra un mondo e l'altro.
Dalle foglie della pianta Calathea Triostar al celebre pattern terrazzo, la palette più di tendenza sembra essere quella super-primaverile del verde combinato al rosa, una vera esplosione di freschezza ;)

Ma attenzione: i rosa e i verdi non sono tutti uguali.. Ho preparato 4 moodboard differenti  per esaminare alcuni appetitosi abbinamenti tra le nuance che preferisco... Pronti? :)

 Verde bosco + rosa pastello + pesca

Dall'alto a sx in senso orario: 1234



Il rosa pastello e le sue note più frivole vengono contrastate dal profondo verde bosco, una tonalità più maschile e decisa. Il contrasto che si crea tra le due nuances è qualcosa di magico e inaspettato, quasi un contrappunto di colori!
Per impreziosire ulteriormente la palette basta aggiungere un tocco dorato... E il gioco è fatto ;)

Salmone + verde oliva

Dall'alto a sx in senso orario: 1, 2, 3, 4


Una palette sofisticata ed eclettica, sicuramente non per tutti. 
Solo i più audaci riescono ad apprezzare infatti questa combinazione tra un rosa dalle note aranciate ed un verde arricchito da tocchi di giallo, forse un accostamento che funziona di più se usato negli accessori piuttosto che nei veri e propri arredi. A me piace moltissimo, forse proprio perché poco prevedibile.

 

Avocado green + blush

Dall'alto a sx in senso orario: 1, 2, 3, 4


La freschezza di questo verde mixata alla delicatezza del rosa blush crea un connubio irresistibile. Due tinte che si adattano perfettamente sia alle pareti che all'arredamento, e che possono essere usate in molteplici soluzioni senza mai stancare. 
Mai aggressive, accarezzano lo sguardo grazie alla morbidezza dei loro toni polverosi.  

 

Strong pink + sage green + corallo

Dall'alto a sx in senso orario: 1, 2, 3, 4


Una palette estiva dalle note decise e succose come un sorbetto. 
Colori ultra-saturi che ricordano le cromie di fiori e frutta, si accompagnano a tonalità più introverse quali il verde salvia e i suoi riflessi argentei.

Qual è la vostra preferita?  :)

On my wishlist: Thonet chair

On my wishlist: Thonet chair

E' la mia nuova ossessione, il pensiero che non mi lascia dormire la notte, il tarlo nel mio cervello.

...No, cari tazzini, non sto delirando. Sto parlando della Thonet chair!!
L'iconica sedia viennese ha fatto breccia nel mio cuore e adesso sento di avere occhi solo per lei. *_*
Perché l'adoro? Perché rappresenta quel design europeo senza tempo che non passerà mai di moda, un vero e proprio manifesto di quanto funzionalità ed estetica siano imprescindibili nel magico mondo dell'interior.

Ho raccolto delle ispirazioni per farvi (e farmi) sognare! Enjoy :)




       



I modelli 14 e 18 sono i grandi "classici" di Thonet, quelli che nel 1800 spopolavano nelle caffetterie viennesi e nei ristoranti di tutta Europa: le due sedie si distinguono per la forma dello schienale -  se guardate la foto in alto il modello 14 è quella in legno mentre le bianche sono il 18 - e cosa vi posso dire se non che mi piacciono tantissimo entrambe *_*

Che siano laccate o lasciate al naturale poco importa, l'eleganza del legno curvato rende questa sedia splendida in tutte le sue varianti! Anche la seduta può essere scelta in base ai nostri gusti: in legno, imbottita o in paglia di Vienna per un look più sofisticato :)
Guardate la foto qui sotto: un bel mix di modelli e finiture tutti attorno allo stesso tavolo... Non male, vero? ;)





Non vedo l'ora che questo grande classico entri a far parte della mia super-variegata famigliola di sedie!
Cara Thonet ti aspetto a braccia aperte :D

Dettagli Shaker-style in un appartamento londinese

Dettagli Shaker-style in un appartamento londinese

Un progetto riuscito per me è un progetto che rispetta l'edificio e il suo contesto, il budget e -forse la parte più difficile - che riesce ad integrare perfettamente elementi o arredi già esistenti.

Questo appartamento londinese situato in un edificio vittoriano e ristrutturato dallo studio 1934 - non solo rispetta tutti questi requisiti, ma riesce ad aggiungere un tocco di poesia grazie a dettagli imprevisti.
La cosa che preferisco? Lo schema cromatico di stampo vintage che ammorbidisce l'atmosfera di ogni stanza... Perfezione allo stato puro!

Buon tour tazzini!




       

Gli infissi dipinti in color menta, la cucina verde salvia, il pavimento scuro e l'utilizzo del pino grezzo per arredi e accessori in perfetto stile shaker sembrano creare un'armonia speciale, che non richiede orpelli o "abbellimenti" inutili e fanno risaltare la struttura, difetti compresi. 
Persino tutte le canalette e gli impianti a vista contribuiscono ad aumentarne il fascino! Siete d'accordo con me? :)


       




       


Questo modo di approcciarsi ad una ristrutturazione richiede non solo una giusta dose di conoscenza nel saper scovare elementi (infissi e arredi) in stile, ma anche una certa sensibilità e tanto amore per i dettagli. 
Per me è di grande ispirazione scoprire e leggere di progetti come questo, non fanno che darmi energia e alimentare in modo esponenziale la mia passione per l'interior e il mio lavoro *_*

Per saperne di più visitate Remodelista o leggete la storia del progetto sul sito di 1934 ne vale la pena, ve lo posso assicurare ;)