Bagno padronale: prima e dopo

Bagno padronale: prima e dopo

Cari tazzini,
siamo finalmente giunti al tanto bramato post del before&after del bagno principale, quello che si trova nella zona notte della nuova casa :)
E' stata un'estate complicata, lo ammetto. Non vi ho aggiornato molto frequentemente ma tra la gravidanza, il trasloco e tutte le novità non sono riuscita a stare al passo quanto avrei voluto.


In compenso però sono riuscita ad ambientarmi molto bene in questi nuovi spazi, praticamente intonsi e ancora semi-vuoti... So già che dopo l'arrivo di baby tazzy rimpiangerò tutto questo ordine :D
Ma veniamo a noi, o meglio, al bagno! *_*
Sulle instagram stories dedicate alla ristrutturazione non vi ho mai mostrato come si presentasse questa stanza prima di metterci le mani... Quindi preparatevi allo shock di questo prima e dopo:


Incredibile vero? 
Nel caso doveste rinfrescarvi la memoria con il racconto più in dettaglio del progetto (e delle scelte che abbiamo compiuto in termini di layout) questo è il link con il blogpost dedicato.
Sono veramente soddisfatta delle nostre scelte e grata ai partner che ci hanno permesso di realizzare il bagno dei nostri sogni.

Per cominciare, la notevole quantità di luce che ora inonda la stanza non è solo merito del nuovo infisso, ma soprattutto dei rivestimenti di Ragno: le piastrelle della serie Look a parete con la loro superificie irregolare creano delle bellissime rifrazioni di luce che si riflettono su tutto l'ambiente :) Mentre il pavimento scuro è stato sostituito dalle piastrelle esagonali della serie Rewind in finitura Vanilla.. Un bel cambiamento direi :)


Il mobile Sky Ondina di Arbi Arredobagno è l'elemento attorno al quale abbiamo progettato l'intero spazio: la sua linea minimale arricchita dalla finitura cannettata in legno chiaro è un vero colpo d'occhio appena si apre la porta del bagno. Io ne sono totalmente innamorata!!
Per "spezzare" il rigore del parallelepipedo ho optato per uno specchio dalla forma organica e irregolare di Maisons du Monde :) Inizialmente lo volevo tondo, ma quando mi sono imbattuta in questa bellezza non ho saputo resistere.. Cosa ne pensate?


Sua maestà la vasca - sempre di Arbi Arredobagno - è l'altro elemento wow (e anche il più voluminoso) della stanza. Io la trovo bellissima, confortevole (ebbene sì, l'ho già testata!) e pratica grazie al lato siliconato lungo la parete che funge da mensolina per appoggiare i prodotti... e anche qualche candela ;) 


La rubinetteria Ritmonio è semplicemente la ciliegina sulla torta :) La finitura Champagne spazzolato è unica nel suo genere, di un tono leggermente desaturato rispetto al classico gold, il che la rende anche molto più contemporanea. Il comando "scanalato" del modello Diametro35 Impronte Prisma richiama il cannettato del mobile lavabo per la gioia dei miei occhi (possiamo chiamarla ossessione? SI!).





I più attenti tra voi avranno notato che il modello della porta della doccia in nicchia (qui sopra) differisce da quello menzionato sul post dedicato al progetto :) Ebbene sì, dopo un'attenta riflessione abbiamo optato per il modello Best (ovviamente sempre targato Ibra Showers ) ancora più minimale e - udite udite - con la possibilità di laccarlo in una finitura a scelta della vastissima palette del brand *_* Ma vi rendete conto degli infiniti orizzonti che si aprono nel mondo della progettazione con questa opzione? Noi abbiamo scelto la finitura Juta (che guarda caso si abbina perfettamente allo specchio d'appoggio di Normann Copenhagen!)

Allora cosa ne pensate? Mi rendo conto che in realtà il bagno in questione è ben lungi dall'essere completato al 100% (mancano alcuni dettagli e una lampada, argh!) ma io mi sento già in una spa domestica ;)

Post scritto in collaborazione con: Arbi Arredobagno, Ibra Showers, Ritmonio, Ragno
Aggiornamenti tazzinosi

Aggiornamenti tazzinosi

Domani è il primo di Settembre, che - in quanto ad aspettative e nuovi inizi - equivale ad una specie di capodanno! 
Questa volta per me è un capodanno all'ennesima potenza, perché da qualche giorno ci siamo trasferiti nella nuova casa... E tutto ha un sapore di novità *_*
La luce è diversa, così come le ombre che si proiettano sulle pareti, gli spazi sono più ampi, l'odore del legno e del "nuovo" ci inebria da quando ci svegliamo a quando andiamo a dormire...



Il trasloco lo stiamo facendo a piccoli passi, portando i nostri oggetti preferiti poco per volta e trovando loro un nuovo spazio nei pochissimi mobili che attualmente arredano le stanze della nostra Casetta Bassa :D
Un altro motivo per cui stiamo facendo il trasloco in modalità slow riguarda la seconda novità di questo 2023, ovvero l'imminente arrivo di un baby-coinquilino previsto per Ottobre :D


Se mi seguite su instagram sapevate già tutto di questa big news, ma non potevo trascurare di aggiornare il blog e sganciare la notizia-bomba :) Lo faccio soprattutto perché un giorno mi piacerebbe tornare indietro e leggere questo post per ricordarmi dell'intensissima estate 2023 passata tra scatoloni, pance ed ecografie :)

Il mio "back to work" sarà tutt'altro che rilassato, anche perché dovrò concludere una decina di lavori rimasti in sospeso prima della maternità... E non manca moltissimo... argh!
Voi come state? Come sta andando il vostro rientro?

Foto: Camilla Corradi - la tazzina blu
Cucina: il progetto

Cucina: il progetto

Poteva mancare il blogpost dedicato al progetto della nuova cucina? Direi proprio di no! ;)
Era da tantissimo tempo che volevo condividere con voi le moodboard e la planimetria di quello che già considero il gioiellino della casa!
Se siete dei tazzini livello pro (e quindi vi tenete aggiornati con tutte le uscite qui sul blog e sui social) saprete già il brand e il modello che abbiamo scelto per la nostra cucina *_*
Si tratta infatti del modello MEG di Arredo3 a cui ho dedicato un succosissimo post proprio qui

Come già anticipato quindi il look sarà contemporaneo ma con una vibe un po' retro' dovuta all'anta a telaio che aggiunge ancora più carattere al tutto ;)
Ma parliamo prima del progetto!


La cucina al momento dell'acquisto della casa era collocata dove adesso abbiamo ricavato il mini studio con il bagno giorno: una stanza lunga e stretta (appena 180 cm) accoglieva il cucinotto in stile anni '60, era uno spazio per così dire "intimo", adatto a chi è abituato a cucinare in solitudine... Non faceva per noi, così abbiamo deciso di spostarla in un ambiente più grande, sempre al piano terra.
Io e Alberto amiamo cucinare e ricevere ospiti, quindi ci serviva più spazio (anche per contenere tutte le pentole, tazze, piatti, arnesi che abbiamo collezionato nel corso degli anni!) ma comunque abbiamo optato per una "pianta chiusa", evitando di creare l'open space verso il soggiorno - che so per esperienza essere il nemico numero uno delle persone disordinate.

Ebbene sì, con gli anni abbiamo capito che ci piace mantenere i due ambienti - cucina e soggiorno - separati, a costo di rinunciare ad elementi molto comodi come l'isola centrale.
Ecco quindi il layout definitivo dell'ambiente:


Il layout

L'ambiente è a pianta rettangolare, di conseguenza abbiamo optato per un layout a L mantenendo sul lato corto di sinistra tutti gli elementi colonne, e utilizzare così la parete più lunga per le basi di lavoro + un  paio di pensili per nascondere caldaia e scolapiatti :) Cosa ne pensate? 

Abbiamo inoltre deciso di mantenere il forno sulla base sotto ai fornelli a induzione per riservare alle colonne la funzione principale di storage (oltre che ospitare il frigorifero).
Per risolvere il problema del modulo angolare (ovvero la colonna a destra) abbiamo trovato un escamotage molto interessante: Le Mans! Si tratta di un meccanismo costituito da cestelli estraibili perfetti per ottimizzare lo spazio dell'angolo e raggiungere agilmente tutti gli oggetti (in questo caso probabilmente pentole o utensili). 


Il pavimento 

Il pavimento è l'altro grande protagonista di questo ambiente! Stavolta infatti abbiamo rinunciato al parquet in cucina (abbiamo capito che non è il massimo della praticità) e ci siamo orientati sulle piastrelle in grès porcellanato della collezione Contrasti di Ragno posate a scacchiera a 45° *_*
Era da tantissimo che mi frullava nella testa di avere una cucina col pavimento a scacchi e finalmente ho potuto realizzare il mio desiderio! Non vedo l'ora di vedere come risalterà il colore celadon alternato al bianco in questo ambiente quando sarà finita la posa!


Il top

Per il top della cucina abbiamo scelto il meglio del meglio, un'azienda che ho avuto modo di conoscere nell'interezza della sua filiera grazie ad un viaggio in Almerìa, Spagna: Cosentino!
Il brand leader delle superfici per il design e l'architettura sarà mio partner per questo progetto con uno dei suoi prodotti di punta, Silestone, in finitura Calacatta Gold. Costituirà il top delle basi della cucina con uno spessore di 2 cm e renderà l'intero ambiente ancora più elegante e raffinato :) 

L'angolo "bistrot"

Un mio grande desiderio sarebbe quello di creare un piccolo angolo-colazione, utile anche per i miei pranzi in solitaria :) Basta veramente poco, un tavolino tondo dalle dimensioni contenute ( a me piace tantissimo questo in stile bistrot di Sklum) magari accompagnato da una panca (nella moodboard ho messo l'iconica Loveseat di Ercol ma potrebbe essere solo un miraggio) e un paio di sedie Thonet. Il tutto illuminato da una lampada a parete come questa del brand danese House Doctor.

I dettagli

Come sapere i dettagli sono FONDAMENTALI perché hanno la funzione di raccordare l'intero ambiente... Quindi posso finalmente svelarvi di che colore ho scelto le maniglie della mia Meg... Vi ricordate la diatriba su instagram e l'eterna lotta tra nero e bronzo? Bene, vi informo che ha vinto a mani basse il nero! Ne sono molto felice, anche perché rende molto più facile l'abbinamento con le ante color fango e gli altri eventuali accessori della cucina (come ad esempio le lampade);)

Allora cosa ne pensate? Avete qualche domanda da farmi a proposito della progettazione di questo ambiente?
Fatemelo sapere nei commenti!

Post scritto in collaborazione con: Arredo3, Ragno, Cosentino
Disegni e moodboard: Camilla Corradi - la tazzina blu
Immagine ispirazionale cucina: www.nordiskakok.se
Casa Amar - amore per i tappeti

Casa Amar - amore per i tappeti

In Marocco i tappeti sono una cosa seria, lo sanno bene Jihane e Matteo - lei marocchina, lui italiano - che da poco più di un anno hanno trasformato il loro sogno in realtà con Casa Amar, un negozio online che propone autentici tappeti berberi realizzati artigianalmente.

Casa Amar - dove amar significa "colui che costruisce" e che casualmente in italiano è l'infinito di amare (poteva esistere nome più azzeccato?? Io non credo) è il riflesso della loro passione per l'artigianato autentico originario delle piccole comunità del Marocco, che Jihane e Matteo visitano abitualmente per scovare i coloratissimi prodotti del loro shop.




Grazie a questo contatto diretto con le artigiane in loco, possono quindi assicurarsi di portare in Italia solo prodotti autentici, realizzati a mano senza lo sfruttamento delle risorse locali ma in pieno rispetto delle persone e delle tecniche originali di produzione.

Nonostante sia una realtà nata inizialmente per l'online, da pochissimo Casa Amar è anche un negozio fisico: aperto su appuntamento in zona Navigli (Milano), lo show-room è il luogo perfetto per toccare con mano (è proprio il caso di dirlo!) le soffici texture dei loro tappeti e dei loro accessori :)




Quando ho parlato con loro, Jihane e Matteo mi hanno raccontato di aver immaginato questo showroom come una piccola galleria d'arte... D'altronde i tappeti sono dei veri e propri pezzi unici! Proprio come quadri infatti, vengono realizzati istintivamente e intuitivamente utilizzando colori e materiali disponibili dalle maestre artigiane, che - come delle artiste - vengono guidate solo dall'immaginazione e dai loro sogni... Ed è per questo che non può esistere un tappeto uguale all'altro! Chi non vorrebbe un pezzo unico in casa propria?
Come saprete esistono molteplici tipologie di tappeti, ognuna con le proprie caratteristiche:

Beni Ourain

Questi soffici tappeti in lana li conosciamo molto bene: grazie ai loro colori spesso neutri ed al tradizionale pattern a rombi sono diventati molto celebri in occidente per la loro estetica minimalista che si accorda benissimo con qualsiasi ambiente. Il loro nome deriva dal nome della tribù del Medio Atlante da cui provengono e la loro realizzazione in lana di pecora annodata a mano si serve di tecniche ancestrali precise ed elaborate.
Io li trovo particolarmente adatti per aggiungere calore e intimità ad un living, o magari ad una camera da letto (dal momento che attutiscono pure i rumori). 
PS: se pensate che esistano solo in color crema vi sbagliate di grosso ;)


Beni Mrirt

Sono in lana annodata come i Beni Ourain ma si diversificano per 3 fattori:
  • la qualità della lana è più alta, risulta più brillante e soffice rispetto alla lana "al naturale" di altri tappeti;
  • i nodi della lavorazione sono più stretti, questo rende quindi il tappeto più "denso" e di conseguenza più sofisticato;
  • il lavaggio. Per questi tappeti viene utilizzata una tecnica di lavaggio meticolosa il cui processo è ancora segreto ;)


Azilal

I tappeti Azilal sono annodati a mano, realizzati su tela di lana naturale e in genere sono molto colorati. 
Le fantasie e i pattern rappresentati sono un mix di simbologia tipica e accostamenti cromatici inaspettati, frutto della libera creatività delle artigiane della regione. A me piacciono tantissimo (come sapete sono una vera fan dei colori) e personalmente li vedrei bene per arredare una cameretta... I colori stimolano la fantasia ;)


Tappeti a tessitura piatta

Sono i tappeti meno comuni perchè non è la tecnica di tessitura più utilizzata in Marocco, ma diciamoci la verità: sono molto pratici! Sempre intrecciati a mano ma senza pelo, questi tappeti sono caratterizzati da una varietà di colori e pattern affascinanti. Li trovo perfetti per una camera da letto perché il loro minimo spessore permette di collocarli sotto il letto.


Hassira

Sono le classiche stuoie in paglia ma impreziosite da ricami con fili di lana colorata :) Il materiale è ricavato dalle foglie di palma e grazie al loro peso minimo possono anche essere appese alle pareti come arazzi! Portano subito l'estate e la mediterraneità in qualsiasi ambiente e sono perfette per far comunicare l'interno con l'esterno... Perché non utilizzarle in veranda?


Boucherouite

Come al solito ho tenuto i miei preferiti alla fine! I tappeti Boucherouite sono il simbolo dell'amore per i colori del popolo marocchino, un'esplosione di toni accesi dalla texture importante, super tridimensionale! Sono inoltre i più sostenibili perché realizzati con tessuti di recupero (come vestiti, stracci o avanzi di fili di lana), sempre intrecciati a mano dalle sapienti mani artigiane. Sono durevoli e molto pratici perché possono essere lavati in tutta comodità in lavatrice ;) Per questo motivo li immagino perfetti per ambienti come la cucina o il bagno! Io li trovo semplicemente adorabili.


Cosa ne pensate?
Quale di questi modelli è il nostro preferito? 
Sappiate che su Casa Amar esiste comunque la possibilità di ordinare un tappeto "su misura" incrociando i vostri pattern preferiti tra quelli che trovate sul sito e le dimensioni adatte al vostro ambiente... Potete persino prendere spunto dalla categoria portato a casa - ovvero i tappeti già venduti che però potrebbero servire da ispirazione per il vostro ;)

E vi dirò di più: fra un paio di settimane andrò io stessa nello showroom per farmi trasportare nel loro coloratissimo mondo! Non vedo l'ora ;)

Post scritto in collaborazione con Casa Amar
Bagno di servizio: il progetto

Bagno di servizio: il progetto

A circa un mese dall'uscita del post dedicato al progetto del bagno padronale (se ve lo siete persi cliccate qui) posso confermare che vi è piaciuto tantissimoooooh! Per questo motivo eccomi con un altro bel progettino, stavolta dedicato al bagno di servizio del piano terra! :)
Devo ammettere, miei cari tazzini, che questo bagno mi ha fatto dannare non poco... Lottare con le sue dimensioni ridottissime (e con il fatto che fosse cieco) non è stata una passeggiata!

Ma partiamo dal principio: questo bagno al piano terra in origine proprio non esisteva. L'abbiamo dovuto ricavare dalla stanza lunga e stretta che una volta era l'ex cucinino, due terzi della quale è diventata lo studietto di Alberto, mentre il terzo rimanente questo piccolo bagno.
Risultato? Una stanzetta 170x160 che doveva contenere lavabo (mini!), vaso e doccia. O_O



Ce l'abbiamo fatta? Ce l'abbiamo fatta. Abbiamo persino inserito una piccola vetrata in cima per far entrare un po' di luce dallo studio di Alberto (una delle stanze più luminose della casa!).

Ma facciamo un round-up degli elementi:

  • La doccia misura 80x80, è molto contenuta ma per un bagno giorno ci sta :) Avremmo potuto anche non metterla ma è sempre comodo averne più di una in casa! In questo bagno abbiamo optato per i profili neri per abbinarla alla rubinetteria (di cui vi parlerò in seguito);

  • Il lavabo è stato l'elemento attorno al quale abbiamo deciso tutto il look del bagno :) Erano anni che bramavo un piccolo bagno secondario per installare l'iconico Buket sink di Alape dal look decisamente vintage e ironico. Pensate che questo lavabo in metallo nasce nel 1930 come lavatoio per gli spazi di servizio quali garage, giardini, laboratori e lavanderie, solo successivamente è diventato un lavabo di tendenza da installare anche indoor. E la cosa bella è che costa pochissimo ;)

  • La rubinetteria nera fa parte della collezione Diametro35 S di Ritmonio. Mi piace perché aggiunge un tocco di contemporaneità all'ambiente. Inizialmente eravamo indecisi se optare per una rubinetteria più vintage (magari cromata) per riprendere il look del lavabo, ma poi abbiamo deciso di "smorzare" il tutto con il nero opaco, super grintoso ;) Sono molto soddisfatta della scelta finale!

  • E per finire il pavimento: decisamente da effetto-wow! Abbiamo scelto questo pattern black&white della serie Contrasti di Ragno per il quale è scattato subito un colpo di fulmine. Ci è piaciuto così tanto che abbiamo deciso di posarlo anche in ingresso!

Specchio e lampada non sono quelli definitivi ma non penso mi discosterò molto da questo stile!
Allora cosa ne pensate? 

PS: mi piacerebbe in futuro dipingere l'intero bagno di un colore deciso (soffitto compreso) per creare l'effetto scatola. Credo che nei bagni piccoli sia molto caratterizzante anche se ho paura di togliergli ancora più luce... Voi cosa dite? Ho bisogno di un vostro consiglio!!

Fonte immagine ispirazione: Bert & May
Post scritto in collaborazione con Ritmonio e Ragno
Vi presento la nostra futura cucina!

Vi presento la nostra futura cucina!

I tazzini che mi seguono su Instagram (spero la maggior parte di voi) lo sapranno già: per la futura cucina ho scelto un partner d'eccezione, totalmente made in Italy (anzi addirittura made in Veneto come me) specializzato in cucine di design componibili. Sto parlando di Arredo3 *_*


Arredo3 è un brand molto famoso per la varietà di collezioni che presenta a catalogo e per la libertà di progettazione che offre: ogni modello di cucina infatti può essere personalizzato in un'infinità di aspetti per creare quasi da zero la cucina dei propri sogni. Ed è proprio per questa ragione che ho scelto questo brand per la mia futura casa!!
Da quando abbiamo fatto l'offerta all'agenzia immobiliare infatti, ho subito cominciato a fantasticare sulla nuova cucina e su come dovesse essere la vibe generale della casa: la mia idea era quella di discostarmi totalmente dal look minimale della cucina attuale per orientarmi verso un modello più elaborato e "british" ;) 
Da tempo su Pinterest avevo cominciato a salvare ossessivamente cucine dalle ante a telaio... Per me è immediatamente diventato un elemento imprescindibile. Al tempo stesso però avevo paura che la cucina sembrasse troppo classica o country, quindi mi serviva un giusto compromesso tra design contemporaneo e carattere retro'.



E così mi sono imbattuta in Meg, uno dei modelli Arredo3 che possiede tutti i requisiti. Colpo di fulmine! 
Mi piace tantissimo il dettaglio della cornice dell'anta, con quella modanatura che rende il tutto minimale ma al contempo elaborato. Il modello è disponibile nella versione con sistema d'apertura a gola o con le maniglie. Noi abbiamo scelto quest'ultima perché volevamo arricchirla di un ulteriore accessorio ;)


Ovviamente le nostre scelte non sono state guidate unicamente dall'estetica: quando si progetta una cucina l'attenzione deve andare soprattutto sulla sua funzionalità! I meccanismi e gli accessori interni ed esterni devono quindi essere studiati per essere efficienti al 100% e per essere pratici secondo le proprie esigenze, assicurando la massima capacità contenitiva.
Noi per risolvere il problema dell'angolo ad esempio, abbiamo scelto di inserire il meccanismo LeMans con i cestelli estraibili (vi consiglio di andare vedere come funziona sul mio Reel ;)) Sono sicura che ci salverà la vita e ottimizzerà lo spazio contenitivo dei moduli!

E le finiture? 
Per discostarci dal classico bianco rimanendo però sui colori neutri abbiamo deciso di optare per la finitura Fango, un delicato grigio-beige che darà profondità alla stanza senza toglierne la luce ;) 
Le maniglie saranno l'elemento che determinerà lo stile complessivo della cucina: siamo indecisi se scegliere delle maniglie minimali nere o se orientarci verso quelle più classiche di bronzo! Ecco le due opzioni:


Voi cosa preferite? Ci aiutate a scegliere questo piccolo dettaglio (che non è affatto irrilevante)? :D
Stay tuned perché presto arriverà anche il post dedicato al progetto di questo ambiente con tutti i partner coinvolti! ;)

Post scritto in collaborazione con Arredo3