By my (bed)side

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ottobre 04, 2016
Qualche giorno fa ho trovato una frase che mi ha particolarmente ispirata e solo ieri ho deciso di condividerla con voi su Instagram. È una quote dell'interior designer Nate Berkus che dice:


Questa frase mi ha fatto riflettere molto sull'intero processo di "arredare casa", in particolare sulla mia esperienza personale da interior designer alle prese con la PROPRIA.

Eh si, perché consigliare ai clienti i giusti pezzi di arredo e gli abbinamenti è un gioco da ragazzi in confronto alle decisioni che bisogna prendere per se stessi. Lì l'oggettività della professione viene a mancare e cominciano ad instillarsi dubbi e perplessità che fino ad ora non avevo mai sperimentato nel mio lavoro. 
Normalmente mi sento sempre molto sicura nel guidare i miei clienti verso una direzione o uno stile ben preciso - ovviamente sempre ascoltando le loro preferenze, gusti e necessità del momento - ma quando si tratta di decisioni da prendere per me, tutte le mie sicurezze vengono a mancare....

Così eccomi qui, proprietaria da circa nove mesi di un appartamento in continua evoluzione, ancora in balìa di alcune piccole decisioni da prendere e oggetti mancanti. Ma la citazione di Nate Berkus mi ha fatto sentire meglio, come se il mio modo di agire (moooolto) slow fosse la direzione giusta per creare un ambiente su misura per me. È bello aspettare il colpo di fulmine e non acquistare "tutto e subito" in base a decisioni prese di pancia.

Se vi ricordate, solo poco tempo fa (a maggio), avevo condiviso con voi la mia new-entry in camera da letto: un vecchio tavolino portato a casa per la bellezza di 7€ dal charity shop di quartiere. 
Questo acquisto in particolare è stato più che altro guidato dall'urgenza di trovare un piano d'appoggio per il mio lato del letto (appoggiare il bicchiere d'acqua per terra non era proprio il massimo del comfort), ma oggi sono qui per mostrarvi il risultato di mesi in attesa del colpo di fulmine.
Signore e signori, vi presento Portobello di Maisons du Monde:




Ho sempre pensato che il mio comodino dovesse essere in legno e dalle forme un po' vintage per contrastare il look moderno della camera da letto.
Solo grazie a lui la stanza ha acquistato il calore e il carattere che stavo cercando, quindi ora non mi resta che trovare la lampada giusta per leggere (spero di non metterci altri nove mesi ehehehe) e il gioco è fatto!



E il tavolino del charity shop che fine ha fatto? Semplice, si è trasferito dall'altro lato del letto ;)

Che dite, ne è valsa la pena di aspettare "quello giusto"?


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